Bottiglia Arlecchino
Bottiglia Arlecchino
Come riciclare una bottiglia di vetro e creare una bottiglia Arlecchino, in prossimità del Carnevale. Cioè ho preparato una bottiglia mascherata per Carnevale; una bottiglia con una maschera nota a tutti, ed anche ai bambini, realizzata con materiale di risulta e con un procedimento semplice.
Materiale
Una bottiglia di vetro ambrato
Ritagli di carta colorata
Collante vinilico
Un tovagliolino di carta
N. B. Ho utilizzato la bottiglia del vino che avevamo bevuto domenica scorsa, a pranzo con i nostri amici.
Procedimento
Dapprima ho realizzato il vestito incollando i ritagli di carta sulla bottiglia, ma in modo da non lasciare spazi tra un ritaglio e l’altro. Poi il colletto con il tovagliolino.
N. B. Ma il colletto serve anche da salva goccia.
Infine il cappello.
N. B. Per il cappello ho ritagliato un po’ di carta bianca, che ho poi colorato a scacchi.
INFO
Arlecchino è una maschera che ha le sue origini a Bergamo. Si narra che un bambino di nome Arlecchino era di famiglia tanto povera da non potersi consentire un abito per Carnevale. Quindi egli festeggiò il Carnevale con i suoi amici, ma era l’unico bambino a non essere mascherato. Tutti gli altri bambini notarono questa cosa e chiesero alle proprie mamme di donare alla mamma di Arlecchino tutti i ritagli di stoffa che avevano. …E le mamme così fecero, affinché la mamma del bambino potesse cucirgli un costume.
Quindi la mamma di Arlecchino cucì insieme tutti i ritagli donatele …e adesso anche Arlecchino poté indossare un abito di Carnevale!
N. B. Ma Arlecchino nella commedia bergamasca è un servo imbroglione e non molto intelligente. Egli prova sempre ad ingannare tutti, e persino il suo padrone, ma senza esito positivo.
La mia bottiglia Arlecchino
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