Sottopentola last minute

Come creare un sottopentola last minute e riciclare mollette di legno, ovvero utilizzando le mollette da bucato.
Ecco il sottopentola last minute (d’emergenza) creato con Alice

realizzato con 10 mollette di legno e tre sigilli in alluminio dei barattoli d’orzo in polvere.
La molletta è l’oggetto quotidiano per antonomasia. Tutti conoscono il suo meccanismo, che sfrutta il semplice sistema della leva. Stringendo le estremità superiori della molletta, le due inferiori si aprono. Con il rilascio delle estremità superiori, le due estremità inferiori si richiudono, fornendo la forza necessaria per la tenuta del tessuto sul supporto. Il fulcro è una molla che tiene insieme i pezzi di legno della moletta. La molla costringe la molletta a chiudersi facendo da fulcro e sul quale le due metà possono oscillare.
Come ogni oggetto, anche la molletta ha una storia.
In USA, nel 1909, mister Allan Moor, uno dei dipendenti della USC Co (azienda produttrice di mollette), inventò un modo per cui le mollette da bucato potevano essere prodotte in modo economico. Quindi egli lasciò l’azienda, e con il prestito di un imprenditore, aprì una sua fabbrica per la produzione di mollette: la National Clothespin Company. Questa nuova società rapidamente superò la produzione della USC Co.
Ma dopo la Prima Guerra Mondiale, le importazioni provenienti dall’Europa cominciarono a invadere il mercato in USA, soprattutto a causa dei modelli importati dalla Svezia. La situazione peggiorò ancora dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando con l’invenzione dell’asciugatrice ci fu una minore domanda di mollette. Così alla fine del 1940 la USC Co chiuse i battenti, perché costretta. Mentre la National Clothespin Company, venne venduta a un nuovo proprietario e per ancora un po’ di tempo, riuscì a rimanere in attività. In tempi più recenti però, il margine di profitto si è ridotto ulteriormente, a causa delle importazioni cinesi a basso costo. Questo ha portato l’azienda ad interrompere la sua produzione di mollette di legno e diversificare la produzione con mollette in plastica (che prima costituivano solo una piccola parte della produzione complessiva). Ciò nonostante, la società americana, cessò la produzione dell’ultima molletta nel 2009.
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