Tappeto rosa
Tappeto rosa
Come riciclare uno strofinaccio visibilmente deteriorato e creare un tappeto rosa; cioè un tappeto da sistemare in cucina o nel bagno, su cui poggiare oggetti ancora grondanti d’acqua, in attesa che colino e per poi asciugarli.
Il passare inesorabile del tempo lascia indelebilmente sui nostri corpi dei segni come le rughe; ma anche sugli oggetti esso lascia dei segni, e cioè lascia i segni dell’usura.
Ebbene …
Sulla mia biancheria, e in particolare sui miei strofinacci cominciano a notarsi questi segni di usura dovuti anche ai continui e inevitabili lavaggi e alle energiche azioni di sbiancamento.
N. B. Ma io mi sono adoperata a progettare qualcosa per il loro riciclo.
Così ho incominciato dal primo, trasformandolo in un filato che mi ha permesso di realizzare un nuovo tappetino.
Materiale
Uno strofinaccio
Forbici
Un uncinetto
N. B. Il numero dell’uncinetto deriva dalla consistenza del filato.
Esecuzione
La predisposizione del filato
Iniziare col recidere il bordo cucito a macchina, poi tagliare la parte restante cominciando da un qualsiasi punto come se si volesse toglierne una striscia. Ma poi continuare a tagliare, senza mai interrompersi, fino a quando lo strofinaccio non è ridotto ad una lunghissima striscia.
La lavorazione del filato
Iniziare il lavoro con cinque catenelle. Chiudere le catenelle e poi effettuare il primo ed il secondo giro con due o tre punti in ogni foro, per far sì che sin dall’inizio il futuro tappeto rimanga ben teso; In questo modo si evita che il tappeto si arricci. Poi proseguire ma con i due punti una volta si e una volta no, poi una volta si due volte no, poi una volta si e tre no, e così via…
Il mio tappeto rosa
N. B. Ma un po’ di silicone a rovescio renderà il tappeto anche più stabile …
Un commento
Ottima idea!