Caramella puntaspilli
Come creare una caramella puntaspilli e riciclare collant, una idea puntaspilli semplice ed economica realizzata con la piccola Matilde.
Per creare il mio puntaspilli è sufficiente dotarsi di un collant o anche di un gambaletto di lycra. Nel secondo caso è necessario anche un pezzetto di spugna o di ovatta sintetica per il riempimento.
L’attuazione è semplice. Separa prima le gambe del collant dalla culotte. Poi crea i due nastrini ricavandoli dalle due gambe del collant.
Adesso ripiega tante volte su se stessa una delle due gambe e riempi con l’altra. Infine chiudi le due estremità con i nastrini.
Ecco la nostra caramella puntaspilli
Ma… sapevi che…
Il coltro è la lama tagliente disposta verticalmente davanti al vomere dell’aratro; è la lama d’acciaio che taglia la terra. Il coltro ha una forma irregolarmente trapezoidale, allungata verticalmente e con il margine anteriore tagliente, con profilo leggermente obliquo in avanti e verso il basso. La finzione della lama è quella di penetrare nella terra da lavorare e, per effetto dell’avanzamento, tagliarla verticalmente rovesciandola da un lato e formando dei solchi. Il termine coltro deriva dal latino culter, cioè coltello.
Il passaggio del coltello lascia nel solco aperto, dopo il ribaltamento ad opera del versoio, una parete verticale detta muraglia, più o meno modellata in funzione dello stato fisico del terreno (umidità e tenore in argilla). L’assenza del coltello ha un effetto più energico nella disgregazione della fetta, in quanto l’azione combinata del vomere e del versoio provoca un taglio verticale della fetta derivato dalla distribuzione irregolare delle tensioni interne alla massa del terreno sodo. La sua funzione nei terreni sciolti e negli aratri a versoio cilindrico è praticamente inutile, in quanto in queste condizioni l’aratura ha un effetto prevalente di disgregazione e rimescolamento più che di ribaltamento.
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