Come riciclare penna, penna per papà, crea per papàRiciclare per Risparmiare

Come creare una penna per papà e riciclare una penna. Crea per papà in occasione dell’incipiente festa del 19 marzo e non solo. Ma la penna può simboleggiare un semplice e gradito dono anche per altre ricorrenze.

Io e i miei piccoli compagni di lavoro abbiamo impiegato le penne biro.

Ecco la penna per papà di Fabrizio, Pietro, Ida e Giulia

Sulla punta della penna c’è una sfera metallica levigata con estrema precisione. Ecco perché la penna biro è chiamata anche penna a sfera. Perfettamente sferica, prodotta generalmente in acciaio dolce e inossidabile, questa pallina ha un diametro di appena un millimetro ed ha con un margine di errore inferiore al centomillesimo di millimetro. Realizzata anche in tungsteno e carbonio, a volte può essere volutamente ruvida per migliorare l’attrito con la carta e con l’inchiostro da stendere sul foglio.

La sfera alloggia nella punta della biro, in un cono realizzato in acciaio e ottone in grado di lasciare sufficiente liberà di movimento alla sfera. Con un colpo molto preciso e delicato vengono poi ribattuti i bordi del cono per evitare che la pallina esca dal proprio alloggiamento.

L’inchiostro passa dalla cannuccia (il serbatoio) al cono dove, attraverso una ghiera di minuscole creste, “sporca” la sfera. Muovendo la biro sul foglio la pallina si comporta come un minuscolo rullo. La sfera, rotolando sulla carta, trasferisce uniformemente uno speciale inchiostro denso e oleoso contenuto nel serbatoio della biro, tracciando un segno. Il serbatoio della biro è la lunga cannuccia flessibile che sovrasta la sfera.

La minuscola presa d’aria presente nel tubicino di ogni penna evita che all’interno del serbatoio si crei il vuoto, che impedirebbe all’inchiostro di scendere e depositarsi sulla sfera.

L’inchiostro della biro è un inchiostro molto diverso da quello delle antiche penne stilografiche (che si usavano prima che la biro fosse inventata), che è liquido ed evapora facilmente.